I profili vividi della scultura antica illuminano il Campidoglio

I profili vividi della scultura antica illuminano il Campidoglio

Fino al 29 giugno Palazzo Caffarelli, la nuova sede espositiva dei Musei Capitolini, ospita la straordinaria mostra “I marmi Torlonia. Collezionare capolavori” a cura di Salvatore Settis e Carlo Gasparri. Oltre 90 opere selezionate tra le 620 un tempo conservate nel celebre museo di Via della Lungara fondato dalla nobile famiglia romana nel 1875. Un percorso nell’arte e nella storia diviso in 5 sezioni e 14 sale, con allestimento progettato da David Chipperfield Architects Milano. 

Alcune opere in mostra fino al 29 giugno a Palazzo Caffarelli, nuova sede espositiva dei Musei Capitolini,
per “I marmi Torlonia. Collezionare capolavori”.


È ancora possibile ammirare un tesoro unico di bellezza e arte in una cornice impareggiabile.
Fino al 29 giugno a Palazzo Caffarelli, recentemente aperta ai visitatori dei Musei Capitolini grazie all’impegno della Sovrintendenza di Roma Capitale, è visitabile la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori”, a cura di Salvatore Settis e Carlo Gasparri con il progetto di allestimento di David Chipperfield Architects Milano.

La “Collezione di collezioni”, proveniente da quel museo Torlonia fondato nel 1875 in via della Lungara, è frutto sia di scavi realizzati nelle diverse proprietà della famiglia sia di acquisizioni d’inestimabile valore avvenute nel tempo, come le collezioni Cavaceppi e Giustiniani. L’avventura culturale si snoda attraverso 5 sezioni e 14 sale, dalla storia dei ritrovamenti alle donazioni di Papa Sisto IV al popolo romano del 1471.

Il pubblico potrà viaggiare nello splendore di profili dalla vividezza struggente, che brillano nel bianco e nelle forme levigate e perfette. Dalla materia lavorata con la scintilla del genio emerge così tutto l’universo dei sentimenti umani, l’espressività deflagrante della vita immortalata nel fulgore del marmo. Nell’apparente fissità trionfa il movimento, nei volti percorsi dalla forza delle emozioni e nei corpi scossi e tesi nell’atto di esistere. Quasi che all’interno dell’involucro inanimato vi fosse una creatura cosciente, desiderosa di emergere alla luce.

Ad ogni passo tra “I marmi Torlonia” si comprende quanto sia stato importante il ruolo di chi, amante dell’arte e della storia, dopo secoli di abbandono tra le rovine volle riscoprire le sculture romane oggi esposte per la contemplazione del mondo. Quel collezionismo che non nasconde la bellezza ma la dona al presente come insegnamento per il futuro. Per creare un domani che faccia tesoro di un magnifico passato.

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura