La gioventù che non vuole essere bruciata si riprende la scena

La gioventù che non vuole essere bruciata si riprende la scena

Torna il festival “Dominio Pubblico, la città agli under 25”, giunto alla nona edizione. Dal 24 giugno al 3 luglio Roma diviene palcoscenico di arti, incontri e talk negli scenari del Teatro India e dello Spazio Rossellini, Polo culturale della Regione Lazio. Due fine settimana e dieci intensi giorni per scoprire nuove proposte e soprattutto ascoltare parole ed emozioni di una generazione che non accetta l’idea di essere perduta e per questo si riunisce “con un obiettivo chiaro: vincere la maledizione che sembrava condannarci ad essere sottovuoto”.

Al teatro Argentina il 14 giugno è stata presentata la nona edizione del festival “Dominio Pubblico, la città agli under 25” dal 24 giugno al 3 luglio

Tra le ombre e le paure del nostro tempo sembra talvolta non ci sia spazio per la speranza nel futuro, specie per quelle generazioni che più di altre, considerata l’età, avrebbero diritto di vivere quella dimensione. L’arte e la cultura, in questo senso, possono essere allo stesso tempo balsamo per le ferite e propellente per un viaggio che deve condurre oltre le difficoltà del presente. Per non abituarsi alle ombre e tendere verso la luce. Per il nono anno consecutivo, dal 24 giugno al 3 luglio torna a Roma il Festival “Dominio Pubblico, la città agli under 25”, per due fine settimana e 10 giorni di musica, danza, teatro, circo, performance, mostre, installazioni, cinema, arte digitale e incontri in due luoghi simbolo della città: il Teatro India, per il primo fine settimana, e lo Spazio Rossellini, location del secondo.

Un’iniziativa, presentata al teatro Argentina il 14 giugno, dal forte e profondo significato sociale e politico, oltre che culturale. “La call che ha dato inizio all’edizione di quest’anno”, scrivono i ragazzi della direzione artistica partecipata nella nota ufficiale che accompagna la presentazione del Festival, “#Nopresent, si è rivolta ad una gioventù bruciata divorata dal sistema capitalistico, condannata dal cambiamento climatico e scoraggiata dalla pandemia”. Un’occasione quindi, quella rappresentata da Dominio Pubblico, per far sentire la propria voce. “Abbiamo scoperto una grande voglia di rivalsa”, prosegue la nota, “si vuole rivedicare uno spazio. Quest’energia ci ha travolti ed ora vogliamo condividerla”.

Attraverso l’arte è possibile lanciare un messaggio forte. “Vogliamo rinascere, e i progetti sono stati una luce in fondo al tunnel”. L’edizione di quest’anno del Festival è Senza Titolo, dopo quella Fuori dal Coro e una Sottovuoto. Perchè quando si desidera ripartire non si può non tornare all’inizio di tutto. “Siamo Senza Titolo, conclude la nota della direzione artistica “non perchè siamo incapaci di darci un nome, perchè non sappiamo dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare. Siamo senza titolo perchè vogliamo ribellarci, siamo senza etichette, preconcetti”.

Dominio Pubblico 2022 attende lo spettatore dal 24 giugno al 3 luglio con oltre 30 eventi, 6 studi ed anteprime, 5 talk e meeting, 4 premi nazionali e 1 laboratorio artistico partecipato. Ma soprattutto con la voglia dei giovani di riprendersi la speranza di un domani e di essere liberi.

 

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura