Non sposiamoci i cliché!

Non sposiamoci i cliché!

I cliché della vita matrimoniale, scardinati e colti con sagace ironia, sono al centro dello spettacolo Il matrimonio nuoce gravemente alla salute, portato  in scena dal regista Massimo Natale, dal 20 dicembre all’8 gennaio al Teatro de’ Servi di Roma.

I bravissimi Fabio Ferrari e Silvia Delfino interpretano Romeo e Sofia, nella versione italiana di David Conati della commedia di Pierre Leandri e Elodie Wallace, una coppia affiatata ma, secondo i canoni tradizionali, assolutamente poco ordinaria.

Ad indossare il grembiule e a fare la massaia a tempo pieno è, infatti, lui, il maschio della coppia, che la madre Michelina, la divertentissima Pia Engleberth, donna borghese vecchio stampo, vorrebbe vedere realizzato nel lavoro e sposato con un angelo del focolare che se ne prenda cura a tempo pieno.

A portare i soldi a casa è invece Sofia, donna manager di un’influente agenzia pubblicitaria che lavora per l’importante dottor Borlotti, il bravo Maurizio D’Agostino, il suo capo distinto a cui è legata da stima e amicizia professionale.

Locandina de' Il matrimonio nuoce gravemente alla salute

Locandina de’ Il matrimonio nuoce gravemente alla salute

Michelina non ha mai accettato Sofia, forse per rivalità femminile visto che si tratta di una madre chioccia che ritiene suo figlio troppo per ogni donna, oppure perché i due convivono senza essere sposati; fatto sta che, non approvando quest’unione, non è mai stata a casa loro e non conosce il loro ménage ormai consolidato da qualche anno di convivenza. Soprattutto, non sa che il suo Romeo viene mantenuto da Sofia preferendo occuparsi brillantemente della casa e della gestione domestica in cui dimostra un impareggiabile talento.

Una sera però, per il compleanno di suo figlio, Michelina decide di prendere la macchina e presentarsi a casa della coppia, senza essere invitata.

Nascondere lo stato delle cose non sarà semplice e tantomeno lo sarà snaturare il proprio carattere per apparire ciò che non si è.

Tra scenette esilaranti, flashback, rallenty e inserti di dialoghi con il pubblico ad interrompere la scena e a coinvolgerlo direttamente nella storia, questa divertente rivisitazione dei retaggi comuni sulla coppia va avanti scoppiettante e veloce.

Sofia, nell’immaginario comune è tutto ciò che dovrebbe essere un uomo: negata in cucina ma bravissima nel trovare nuove situazioni a lavoro, disinibita e focosa tra le mura domestiche, a volte brusca ma sempre decisa, e soprattutto allergica al matrimonio tradizionale.

Romeo, invece, è tutto ciò che i luoghi comuni attribuiscono ad una donna: appassionato di fornelli e maniaco dell’ordine, disinteressato al sesso, desideroso di sposarsi e prodigo di premure.

Il ribaltamento di questi standard non è un male in sé, ci dicono dal palco del Teatro de’ Servi, perché i due hanno un loro equilibrio vincente che regala ad entrambi serenità e gioie.

E quindi? Il matrimonio nuoce gravemente alla salute? Ma sempre o solo quando ci si ritrova ad immaginarlo identificandolo nel contenitore vuoto di ciò che la gente ritiene dovrebbe essere?

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