La meravigliosa Meccanica dei Mostri

La meravigliosa Meccanica dei Mostri

“Il mio lavoro, invece, è molto simile a quello del prestigiatore: il pubblico non sa come succedono le cose”. Carlo Rambaldi

© foto Antonio Idini

Inaugurata lo scorso 22 ottobre, La meccanica dei mostri rimarrà esposta fino al prossimo 6 gennaio al Palazzo delle Esposizioni. Un viaggio nell’eccellente opera dell’artista ferrarese Carlo Rambaldi che saprà entusiasmare il pubblico dei più piccoli, come e forse soprattutto quello degli adulti che dei personaggi dei suoi film hanno fatto incetta.

La sua meccatronica è riuscita a rendere possibile nei personaggi movimenti del tutto realistici, impressionanti all’occhio umano, specie in un periodo storico ormai lontanto e in cui la tecnologia per gli effetti speciali era ancora agli albori. Rambaldi, classe 1925, appassionato di cinema fin da piccolissimo come evidenzia anche uno dei suoi disegni che apre la mostra, è stato colui che ha dato davvero inizio alla fusione tra sogno e realtà: con lui abbiamo conosciuto ad esempio e imparato ad amare alcuni dei personaggi più celebri dei film di fantascienza o horror degli anni ’70 e ’80. Proprio a lui si devono il pupazzo meccanico e la mummia di Profondo Rosso di Dario Argento, come il Pinocchio di Comencini e gli studi per quello di Benigni.

Si passa così ai grandi protagonisiti che valsero a Rambaldi la notorietà e alcuni premi Oscar, pure esposti. Vediamo nascere e svilupparsi il dolce E.T. di Steven Spielberg, irresistibile con quei suoi grandi occhi ed il lungo dito a chiamare la casa, l’alieno di Incontri ravvicinati del terzo tipo, fino ad Alien. Nella terza sala troviamo quasi una monografia dedicata al gigante King Kong, tra bozzetti e modellini, fino al braccio di quasi sette metri usato per le riprese da vicino con Jessica Lange.

Oltre alle meraviglie di Rambaldi, che per i suoi pupazzi meccanici ottenne già il brevetto nel 1956, la mostra si compone anche dei lavori che negli anni più recenti vengono realizzati dal gruppo Makinarium. A loro si deve il restauro delle opere del ferrarese, ma anche un folto numero di lavori che hanno realizzato in particolare per il film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone per il quale hanno ottenuto il David di Donatello per gli effetti speciali.

La meccanica dei mostri è una mostra incredibile, sa far dimenticare per un attimo la vita comune facendoci immergere nell’universo delle invenzioni, della fantasia. Fa tornare bambini, fa meravigliare davanti ad una genialità creativa sostenuta da una tecnica senza eguali. Così il sogno diventa possibile, tutto è reale.

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