COSE DA NON CREDERE, BETTINI CI LASCIA, MA SOLO PER UN ANNO

COSE DA NON CREDERE, BETTINI CI LASCIA MA SOLO PER UN ANNO
(12.10.09) Presentando il suo ultimo libro che arriva a ruota dell'ultimo libro di Veltroni, arrivato a ruota dell'ultimo libro di Franceschini (sono impegnatissimi a scrivere questi leader dell'opposizione, si spiega così perché in Parlamento passa qualunque cosa) lo sferico ex consigliere di “We'll Never Can” Veltroni ha detto che Franceschini “non ha il respiro strategico che dovrebbe avere un leader”. E invece lui, che sprizza strategia da tutti i pori, che cosa ha in mente per il Pd del futuro? Penso, ha scandito l'ex consigliere di “He Can't” tergendosi il sudore dall'immensa fronte, a “un partito in cui convivano Fausto Bertinotti e Paola Binetti”. Testualmente. In questo partito di sogno avremmo dunque ai vertici l'ex parolaio rosso, il comunista al cachemire, quello che si faceva portare dagli aerei di stato a pellegrinare tra i fratacchioni del Monte Athos e ai matrimoni vip delle figlie dei banchieri, quello che ha fatto cadere due volte il povero Prodi, la seconda dando una bella mano al Mastella e all'imbelle “Do you speak english” Veltroni, l'uomo che ha finito con un meritato fallimento la sua immeritata carriera politica, riesumato e messo a convivere nel nuovo Pd con l'insigne portatrice di valori integralisti non negoziabili con frusta e cilicio incorporati inventata in politica dal cattopiacione Rutelli. Il peggio del peggio messi insieme a formare un autentico incubo politico, questo sarebbe il sogno malsano coltivato nella mente dell'ex primo consigliere di Veltroni, e si capisce finalmente come mai le cose per il Pd siano andate in maniera tanto disastrosa.  E perché, ahimé, continueranno ad andare così per i secoli dei secoli. A conclusione dello storico evento Bettini ha fatto sapere che “si prenderà un anno sabbatico che lo porterà lontano dalla politica italiana”. Non si potrebbe fare due?

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