I tormentoni dell’estate italiana 2014
Fonte: melty.it

I tormentoni dell’estate italiana 2014

Siamo in piena stagione estiva con le notizie-tormentone in visione, in lettura e in ascolto. La Concordia è stata il tormentone numero uno. Protagonista per tre giorni, durante l’operazione Sposta Concordia, trascinata finalmente in porto a Genova, da ottimi italiani, che hanno dovuto rimediare ad una stronzata affatto ottima, ma sempre italiana e mentre “la nave va”, mentre ci veniva commentato ogni miglio percorso, il comandante Schettino è stato il mondano e mondato invitato d’onore al “white party” sull’ isola di Ischia, organizzato dall’ editore Piero Grauss.
Il plurifotografato comandante “Scattino” e la spostata Concordia sono dunque in prima posizione tra le informazioni tormentone di mezza estate.

Segue una fresca notizia di sport, ma quello sport dove non si gioca per niente e si scherza poco, del Tavecchio che avanza, che dopo quindici anni di presidenza della Lega Nazionale Dilettanti di calcio, dopo un passato in politica nella Democrazia Cristiana, ha guadagnato un posto di rilevante fama, secondariamente come candidato alla presidenza della FGCI, ma principalmente come ennesimo dante fiato alla bocca con l’ inflazionata frase sugli africani che mangiano le banane.

Onnipresente, la storia delle riforme nella versione (ri)ferme, che non vanno avanti e che tutti sperano non vadano avanti: gli ostruzionisti per dare voce al loro ruolo, timorosi di essere tutti offuscati dal premier –forse qualcuno anche contento di sostare all’ombra del governo- e i riformatori, in quanto se si andasse a votare con la sola promessa  e la vaghezza di progetti riformatori, ma bloccati dalle opposizioni, forse ci guadagnerebbero di più, che se dovessero sottostare al giudizio dell’elettorato dopo aver compiuto delle riforme, ma storte, peggiorative della situazione e dirette solo a distrarre momentaneamente dalla impossibilità di risolvere i bisogni italiani.
Come tutti i tormentoni, dureranno il tempo di una stagione o poco più, ma per ora non si può che dire, rubando a Bruno Martino, “odio l’estate”.

Leonardo Masucci

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