La storia di oggi è vede protagonista la Costa Concordia e l’Isola del Giglio ed è una storia triste, ma che almeno in parte ha avuto un raggio di sole, soprattutto grazie a molti ingegneri italiani.
C’era una volta il sogno di una bella vacanza, in quella bolla anni ’80 di Love Boat che a molti ha fatto amare e sognare l’idea una bella crociera.
Accade che riesci a prenotarla, la fantasia diventa realtà. E che purtroppo in una sera fredda, con una manovra scellerata alla quale seguono un abbandono e un’incuria imperdonabili, la fantastia si infrange contro una bellissima Isola.
Portando con sè una tragedia per molti.
La Costa Concordia, come tutti sappiamo, ha abitato silenziosa ma imponente ed ingombrante la bellissima Isola del Giglio per un tempo che è sembrato infinito, immagino soprattutto per gli abitanti.
Finalmente, dopo la manovra con cui hanno riportato in asse la nave, sono riusciti a condurla nel porto di Genova dove ora si trova.
Bisogna dire che il merito di questa operazione straordinaria è del genio degli ingegneri Italiani che hanno partecipato.
Finamente la Costa Concordia divenuta relitto, lascia questa sua ultima condizione e libera L’Isola del Giglio dalla sua presenza, permettendo anche la ripresa della vita di tutti i giorni agli abitanti, che con pazienza e generosità hanno ospitato queste operazioni.
fonte: internazionale.it
I nostri ingegneri, grazie alla loro profonda professionalità e preparazione, hanno permesso prima di riportare dritta la Costa Concordia, poi di poterla trasportare nel porto di Genova dove ora si trova e rimarrà per i prossimi 5 mesi almeno.
Certamente non si può gioire del tutto considerata la tragedia accaduta, ma sicuramente la manovra di rimessa in porto può essere considerata un ottimo passo e soprattutto un’eccellenza dell’igegneria italiana.