Come mai sono qui. Al teatro Antigone il testo di Paolo Silvestrini

Come mai sono qui. Al teatro Antigone il testo di Paolo Silvestrini

Il teatro Antigone di Testaccio ha ospitato per due serate lo spettacolo Come mai sono qui. Inserito all’interno del calendario del Comic Off Festival 2017, arrivato quest’anno alla sua terza edizione, l’opera scritta e diretta da Paolo Silvestrini arriva in scena lo scorso 14 e 15 settembre con l’ottima interpretazione di Francesco Bauco e la partecipazione straordinaria di Francesco Di Tomassi.

Scenografia, musica e ritmo fanno da sfondo ad un testo che già di suo non può che convincere. Veloce, frenetico, accattivante ai limiti del flusso di coscienza, Come mai sono qui è la storia di un uomo, dei suoi amori, degli abbandoni e delle insicurezze: la giostra infinita delle relazioni umane capaci di (s)travolgere con impeto la vita di ciascuno di noi. Le donne, quelle belle e incomprensibili, quelle che fanno tanto per farsi amare e che pure riescono a farsi odiare, sono le vere protagoniste di questo racconto. Lui non fa che muoversi compulsivamente quasi nella perenne ricerca di una felicità che in fondo, forse, non vuole raggiungere.

Gli incontri di Paolo e del suo alter ego scenico Francesco Bauco sono la ricostruzione di un percorso di avvicinamento accogliente all’inizio, cui fa da contraltare la memoria seguita alla rottura. Il lui sul palcoscenico sembra non avere mai paura, si butta ogni volta in una storia e nella amabile complessità della donna che ha di fronte, per poi lasciarsi coccolare dalla dolcezza del ricordo di quell’amore quindi finito. Si scorge così l’appuntamento in macchina, quell’addio sul divano con la valigia in mano, lo strampalato  telegramma (forse uno dei momenti più divertenti), la seduta dalla psicologa annoiata…

E la donna non è solo nella belle parole disegnate dall’interprete, ma anche nell’immagine mutevole che ne offre Francesco Di Tomassi, maschera istrionica capace di mostrarne ogni volta il diverso aspetto: tra parrucche, trucco e mimica, le sue non possono che uscirne come delle vere femme fatale.

Come mai sono qui è uno spettacolo che fa ridere e sorridere un po’ di tutti noi, ma ha anche la profondità di un testo più impegnato che esula dalla comicità pura. Quasi come una vecchia commedia all’italiana, è un testo eccentrico che se da un lato appare molto leggero, dall’altro però è pieno di riflessioni attente sul vissuto di ognuno. Un po’ una confessione di vittorie e insuccessi che così come fanno gioire, riescono d’altro canto a far piangere.

La scrittura asciutta e senza fronzoli è l’istantanea di quel che realmente può capitare a chiunque, la realtà talvolta davvero comica tal altra più disperata che fa di ogni uomo nell’incontro con una donna un’iperbole di emozioni spesso contrastanti e meravigliose.

 

 

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