Roma si infuoca… con Diego Amador!

Roma si infuoca… con Diego Amador!

La passione flamenca arriva nella capitale

Arriva a Roma il Flamenco firmato Diego Amador. Spagnolo di Siviglia, proveniente dal celebre quartiere in cui il flamenco ha trovato origine “3 mil viviendas”, è figlio d’arte: tutta la famiglia fa questo genere di musica, i fratelli Raymundo e Rafael in particolare sono i fondatori del gruppo Patanegra e stretti collaboratori di Camaròn De La Isla.

Dopo aver imbracciato la chitarra sin da piccolo, naturale ispirazione derivatagli dalle origini gitane, Diego Amador si è poi appassionato allo studio di tanti altri strumenti con cui ha iniziato ad accompagnare diversi artisti quali La Susi, Remedios Amaya, El Potito, Diego El Cigala e Tomatito. La sua musica  ha lavorato anche al fianco di alcuni importanti ballerini di flamenco come Israel Galvan, Belén Maya e Joquin Cortés per citarne qualcuno. Forte delle influenze della musica jazz che ama, Diego Amador ha infine fatto del  piano il proprio strumento d’elezione: “Sono un chitarrista che suona il  pianoforte”.diego_amador

Vince nel 2004 il premio Girardillo della Bienal Flamenca di Siviglia, e  nel 2010  riceve la nomination ai Grammy Awards con il disco “Rio de los  Canasteros”. Dopo un ricca discografia con varie etichette, definito da Paco De Lucia “il suo  pianista flamenco preferito”, e dopo il lungo tour teatrale al fianco del contrabbassista  Charlie Haden, Diego Amador sbarca a Roma il prossimo 29 novembre per il  concerto organizzato da Giuseppe Palazzo e Marco Algenti: appuntamento alle  21.00 nella Chiesa Evangelica Metodista di Via Firenze (angolo Via XX Settembre).  A seguire ci saranno una data a Taranto il 30 novembre e il 2 dicembre a Perugia.

“La purezza? Non mi importa. Ciò che conta è la radice”. La musica di Amador va oltre il flamenco puro, ma ne accoglie gli stati più profondi, aprendo ad un dialogo costante con la sperimentazione e l’enorme universo musicale che più lo appassiona. Un incontro tutto da scoprire dunque, tra tradizione e innovazione nel rispetto del gusto mediterraneo e dell’amore viscerale per la musica tout court.

diego amador

 

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