L’Europa affonda, parliamone

L’Europa affonda, parliamone

La crisi economica perdurante spinge i cittadini del Vecchio Continente verso posizioni sempre più radicali. Non viene più messa in discussione solo la moneta unica, ma gli assetti politico-economici generali. Al di là del folclore però, se neanche la Germania riesce più a piazzare i propri titoli di Stato c’è da preoccuparsi. E allora via a convegni e incontri su Europa, ERF e TTIP.

Come nei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, poi non rimase nessuno. L’Europa matrigna infatti sta divorando i propri figli, alla stregua di Saturno nel celebre dipinto di Francisco Goya. Dell’Italia derelitta sappiamo tutto, così come dell’avanzata dell’estrema destra anti-euro un po’ ovunque spinta dal malcontento e dalla crisi. Quello che mancava tuttavia era l’ultimo piccolo indiano, la Germania. L’ex locomotiva continentale infatti, inizia a vedere le aste dei propri titoli di Stato andare deserte. E pare non sia neanche la prima volta.

Allora non è più solo folclore, inizia ad essere una cosa seria. E così fioccano interventi, incontri e convegni sul dopo moneta unica e non solo. In altre parole si discute di come superare l’attuale assetto politico-economico del continente. E così sabato 22 novembre, presso la prestigiosa London School of Economics and Political Science (lse), si è tenuto il convegno dal titolo “ERF e TTIP la definitiva scomparsa dell’italia come nazione sovrana ed indipendente”, promosso dall’associazione Riscossa Italiana, “acronimo di RIStabilire COstituzione Sovrana SAlvandoci”, si legge nel sito ufficiale.

l’ERF, “acronimo di European Redemption Fund, Fondo Europeo di Redenzione,” aggiungono dal sito, “ci costringerà ad utilizzare il nostro patrimonio nazionale, dalle aziende all’oro, come garanzia per la creazione di una sorta di eurobond”, ovvero quell’ipotetico meccanismo solidale di distribuzione dei debiti a livello europeo attraverso la creazione di obbligazioni del debito pubblico.

Il TTIP invece, “Il Transatlantic Trade and Investment Partnership”, voluto fortemente dagli Usa, è “la prima autentica costruzione di un’area planetaria di libero mercato costruita a tavolino da un’élite transazionale”, sottratta “a ogni controllo democratico, che abbatterà dai diritti del lavoro alla proprietà intellettuale, dai servizi pubblici fondamentali fino al diritto alla salute”.

Più serio di così si muore, addirittura la London School of Economics. Ma poi torniamo in Italia e ci tranquillizziamo. In tv imperano i soliti programmi trash e l’usuale nulla assortito di molti talk cosiddetti politici. E quand’anche si parli di questi temi lo fanno i Borghezio e i Salvini.

La situazione è grave ma non è seria, diceva Flaiano. D’altra parte, in un Paese in cui è più importante Milan-Inter della prima donna astronauta italiana della storia in orbita, Samantha Cristoforetti, non c’è da stupirsi. O forse ci sarebbe da cambiare il Paese, prima di dover cambiare Paese.

 

Marco Bombagi

 

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura