I SENZA VERGOGNA. VESCOVI CHE IN NOME DELLA VITA VOGLIONO CROCIFIGGERE LE CREATURE DI DIO

(7.3.09) Criminali con la croce, nazisti in gonnella, veramente non si trovano parole per esprimere il disgusto che si prova per il vescovo brasiliano e per  i suoi degni colleghi della Curia romana che avrebbero voluto far partorire a tutti i costi, in nome del “diritto alla vita”, una bambina di 9, dicesi nove anni, violentata dal patrigno da quando aveva sei anni e incinta di due gemelli. Indifferenti al fatto che se avesse portata avanti la gravidanza sarebbe stata in grave pericolo di vita, i vescovi brasiliani – pienamente appoggiati dal Vaticano – hanno scomunicato i medici colpevoli di cercare di far abortire la povera creatura. C'è nell'algida crudeltà di questi porporati verso la vittima di una terribile violenza lo stesso disumano sentimento di essere nel giusto che sosteneva i loro predecessori quando accompagnavano al rogo, cantando inni sacri, gli infelici da loro sospettati di ateismo, eresia, stregoneria, omosessualità, ebraismo. Il diritto alla vita non valeva per loro. Così come non valeva per i milioni di pacifici indios, atzechi, maja, massacrati dai cattolicissimi  eserciti spagnoli e portoghesi nelle sanguinose conquiste compiute con la benedizione dei vescovi sotto l'egida della croce. Così come non valeva e non vale il diritto alla vita e al rispetto del proprio corpo per le migliaia di bambini violentati da preti pedofili. E' una strana coincidenza che la notizia dell'orribile decisione della curia brasiliana sia arrivata lo stesso giorno in cui si è appreso che una Corte americana ha sostenuto per la prima volta il diritto delle vittime delle violenze sessuali di rivalersi direttamente sul Vaticano. Vittime di uomini di chiesa che interpretavano in modo molto personale  l'insegnamento di Gesù “Lasciate che i piccoli vengano a voi”, e che una volta scoperti non venivano scomunicati come i medici brasiliani. No, lo scandalo veniva soffocato e i colpevoli erano semplicemente trasferiti a un'altra diocesi, in modo da dargli la possibilità di soddisfare su nuove vittime le loro ignobili pulsioni. Se mai arriveranno saranno risarcimenti sacrosanti, è proprio il caso di dire: anche se saranno pagati, lo sappiamo, con l'8 per mille delle nostre dichiarazioni. Ma almeno avremo la soddisfazione di sapere che per una volta quei soldi saranno serviti sicuramente a uno scopo utile. Nella sua tragicità, questo caso della bambina brasiliana violentata, alla quale va tutta la nostra pietà, ha almeno un risvolto utile: che tanta gente, dopo le crudeli prese di posizione dei vescovi cattolici, comincia a rendersi conto di quanto marcio sia il cervello, e spesso anche il corpo, di questi sedicenti maestri di morale.

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