CONTINUANO ON LINE I COMMENTI SULLA FIGURACCIA DI TREMONTI A DAVOS

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Continua a fare le spese di pepati commenti a livello internazionale l’infelice episodio di cui si è reso protagonista Tremonti a Davos, nel corso di un convegno dedicato alle prospettive dell’Unione monetaria europea al quale partecipava tra gli altri il Governatore della Banca centrale europea, Trichet. Imitando il suo presidente che nel parlamento europeo aveva dato del kapò a un eurodeputato tedesco, il ministro dell’economia ha esportato in Svizzera la pratica dell’insulto a spese di un autorevole economista di origine turca vissuto vent’anni in Italia (dove ha studiato alla Bocconi) e che ora è docente all’Università di New York, Nouriel Roubini. Contro il malcapitato, che stava criticando la politica economica italiana, Tremonti si è scagliato con una  contumelia di stampo leghista ("Back to Turkey", ritornatene in Turchia!) che ha lasciato esterrefatto il compassato parterre dei partecipanti al convegno.
Articolo di Carlo di San Just
L’episodio di Davos, ripreso con grande risonanza dalla stampa estera, è stato raccontato in prima persona da Roubini sul suo blog. “A Sad Embarrassing Episode for Italy”… “this incident that altogether embarrassed the irascible minister who made a fool of himself in front of a crowd of Davos participants…”): l’economista americano non ha avuto la mano leggera nel riferire la reazione del ministro italiano. Che non ha perso l’occasione per far fare un’ennesima brutta figura al nostro paese.

Come è noto, il World Economic Forum, prestigiosa organizzazione internazionale “super partes”, chiama a raccolta ogni anno a Davos i leader della politica e degli affari e i più accreditati esponenti del mondo accademico per discutere i problemi dell’economia mondiale. Il 27 gennaio, in uno dei vari convegni ad alto livello, si discutevano le prospettive dell’Unione monetaria europea e Roubini, che era uno dei relatori, stava sviluppando un discorso molto critico sulla politica economica del governo italiano e sui pesanti riflessi che essa poteva avere non solo sulle sorti dell’Unione monetaria ma soprattutto su quelle del nostro paese. Vale la pena di riprendere qualche passo del resoconto dell’episodio fatto da Roubini, che oltre ad essere docente universitario gestisce un’importante rassegna on line, con accesso a pagamento, di notizie e commenti sui fatti dell’economia mondiale, alla quale è annesso un blog ad accesso libero anch’esso lettissimo dalla comunità finanziaria internazionale (http://www.rgemonitor.com/blog/roubini/115624).
Il tema del convegno era: "Potrà collassare in futuro l’Unione monetaria europea? Quale paese potrebbe uscire per primo? Quali sarebbero le conseguenze per il Patto di crescita e di stabilità? Come si potrebbe evitarle?"  Nel suo intervento Roubini  stava mettendo in evidenza le diversità che si registrano tra i partecipanti, sia dal punto di vista della crescita che del debito, appuntando il dito sull’Italia, che insieme al Portogallo e alla Grecia potrebbe essere una delle cause del collasso dell’Unione monetaria. Criticando, in particolare, la politica economica dell’attuale governo, che –  se non viene cambiata – rischia di far fare all’Italia la fine dell’Argentina.
E’ stato allora che è arrivata la violenta interruzione di Tremonti:  "Thank you for your consideration! Go back to Turkey!!!" "Io mi sono limitato a rispondere educatamente, riferisce Roubini sul suo blog, che ero un esperto indipendente invitato come relatore per presentare le sue analisi sull’argomento in discussione. E che del resto era stato lo stesso Premier Berlusconi, il capo di Tremonti, a dichiarare ufficialmente che l’euro era stato un disastro per l’Italia. Al che il ministro mi ha interrotto nuovamente in modo sgarbato gridando "Lei è indipendente dalla logica". A questo punto l’ho ignorato e ho proseguito la mia relazione"  ("At which the minister rudely interrupted me again shouting: "You are independent of logic". At that point I decided to ignore him and finished my remarks").
Il post di Roubini è stato fatto oggetto di numerosi commenti da parte dei lettori del suo blog. Accanto a qualcuno che scusava in qualche modo il ministro italiano "che era stato provocato", la maggioranza degli interventi ha criticato duramente questo modo inurbano di rispondere alle critiche, che fa fare una pessima figura all’Italia e avalla un pericoloso scetticismo sulle capacità dei suoi attuali governanti.

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