Tv sorrisi e calzoni: è l’era dei telepiatti
cultura gastronomica e tv

Tv sorrisi e calzoni: è l’era dei telepiatti

La cucina è sempre più presente. Propinata in tutte le salse nella televisione italiana, molti di noi hanno sbavato almeno una volta da voyeur dei telepiatti. A quanto pare, complice è la crisi

Bastianich

Bastianich

Da un’indagine di Nomisma si è evinto che la cucina in tv aiuterebbe le famiglie a risparmiare, inoltre l’indagine rileva un aumento del tempo impiegato a cucinare, aumento più accentuato nei nuclei in cui uno o più famigliari hanno perso il lavoro; e questo spiegherebbe il moltiplicarsi dei fornelli televisivi negli ultimi anni.

Dalla classica “Prova del cuoco”, che vede quotidianamente la Clerici avventarsi su tutti i piatti nello studio e la presenza di Anna Moroni che con la sua nevrosi per il lavaggio delle mani, fa passare lady Macbeth per tata Lucia, si arriva a “Cortesie per gli ospiti” su Real Time, dove i tre giudici vengono ospitati da due coppie di concorrenti in due diverse cene. Scroccate le due cene, i tre ospiti giudicano lo stile delle tavole, la qualità delle cucine e l’arredamento della casa, a volte col tatto di una retata alle sette di mattina. Stella splendente di questo spadellante firmamento è sicuramente chef Rubio, che conduce su DMAX “Unti e biusunti”, titolo assolutamente eloquente (alcuni piatti da ricordare sono il panino con la zuppa di soffritto, fritto misto alla romana, tiella di Gaeta con polpi fritti e cozze). Il nostro chef  vaga per l’Italia, cercando un grande cuoco della cucina rustica locale e lo sfida, mangiando tutta l’oleosità che gli si presenti davanti.

Cracco

Cracco

Capo fama della fame è “Masterchef Italia” su Cielo, in cui i cuochi Barbieri (quello di cui nessuno ricorda il nome) e Cracco (lo vedrebbe a distanza un miope, che sa di essere più figo di tutti; ma dall’alta cucina è migrato  su un’altra cucina, testimonial delle patatine in busta) con il ristoratore Bastianich (detto “vuoi che muoro?”) fanno a gara a chi è più bastardo con i concorrenti, insultando i loro piatti ed eventualmente mostrando una stitica approvazione verso chi, avendo buttato sangue, crea il piatto dell’anno. Ancora poco conosciuto, ma con grandi potenzialità è Giorgione, in onda su Gambero Rosso Channel. Giorgione è un simpatico chef, elegante indossatore di obesità, che sembra un boscaiolo. L’apertura di ogni puntata vede uno splendido scenario naturale di monti, boschi e pascoli italiani, in cui si aggira il caro Babbo Natale in borghese, che tomo tomo, cacchio cacchio, imbattendosi in cinghiali o cervi, ce ne parla quasi accarezzandoli con le parole, ma nella sequenza successiva, trasformatosi come la strega di Hansel e Gretel, lo vediamo cucinare il cinghiale alla cacciatora o il cervo in salmì e lì si capisce che il sornione Giorgione sarebbe capace di cucinare sapientemente anche Bambi e Heidi e far venire comunque l’acquolina in bocca. E’, quindi, da menzionare “Cuochi e fiamme”, game show di la7d, condotto dal giovane Simone Rugiati, affiancato da esperti enogastronomici come la blogger Chiara Maci, la giornalista Fiammetta Fadda e, come un simpatico caciarone, imbucato alla festa, l’attore Riccardo Rossi. Chiude il buffet, il tacco in cucina, l’esperta di preparatio precox, per i suoi piatti pratici e veloci, Benedetta Parodi. Senza troppo nascondere la sua goffaggine, ci giunge l’idea che tutti possono sfornare qualcosa per sopravvivere. Una panoramica, quella fatta, che riassume i programmi che sembrano sfamare tutte le necessità di ritorno al fatto in casa, volto al risparmio e che cerca sempre più idee da adattare al proprio fabbisogno, in cui o non c’è tempo, ma c’è qualche soldo oppure c’è molto tempo e soldi zero.

 

Leonardo Masucci

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