Storie che fanno riflettere e sorridere, che appartengono alla vita di ognuno di noi. Presentata al pubblico la stagione 2017-18 del teatro Manzoni, storica realtà culturale del quartiere Prati, a Roma. Un connubio tra qualità degli interpreti e delle opere presentate premiato da pubblico e critica per il trentunesimo anno.
Un piacevole incontro tra amici in un’atmosfera informale e leggera, tra scambi di battute e sorrisi. Quella che somiglierebbe ad una cena di ex alunni o di compagni d’università è in realtà la descrizione sommaria della serata, il 13 giugno, in cui è stata presentata la nuova stagione del teatro Manzoni, storica realtà culturale del centro di Roma. I grandi nomi protagonisti degli spettacoli che, a partire da settembre, andranno in scena erano infatti di casa tra il pubblico, gente di famiglia.
La stagione teatrale 2017/18 nella nota struttura di via Monte Zebio a Prati è già iniziata, quindi, e sarà caratterizzata da nove pièce contemporanee: quattro di autore italiano e cinque di autore straniero. Rispetto a molte altre realtà teatrali il numero degli spettacoli proposti dal Manzoni appare ridotto perché, semplicemente, ogni opera rimane per più tempo in scena: “Un mese contro le 10 recite in media di altre strutture”, sottolinea dal palco l’attore e direttore artistico del teatro Pietro Longhi, per l’occasione anche presentatore della serata. “E questo grazie agli spettatori che premiano la programmazione”.
L’interessante annata ha inizio il 28 settembre con Paolo Triestino e Nicola Pistoia che presentano La cena dei cretini di Francis Veber per la regia dello stesso duo. Una delle commedie francesi più rappresentate e applaudite nel mondo. Dal 15 al 24 settembre, però Cesare Vangeli e Cristina Pensiero, diretti da Claudio Insegno, presentano Il giorno della tartaruga, commedia fuori abbonamento targata Garinei & Giovannini. Da quel punto di partenza si svilupperà il viaggio della stagione attraverso le opere e il talento, i nomi e i ruoli. Da Cinzia Berni a Enzo Casertano, da Stefano Masciarelli e Patrizia Pellegrino a Marisa Laurito. Fino a Corinne Clery, Barbara Bouchet e Gianfranco D’angelo, per citare solo alcuni tra i protagonisti.
L’anno che verrà sarà ricco di proposte che il pubblico vaglierà e giudicherà attraverso i propri applausi. Il teatro Manzoni però, forte di una tradizione pluridecennale essendo giunto al trentunesimo anno di vita, può affrontare la sfida con la sicurezza che viene dagli spettatori affezionati, sempre presenti in sala. Settembre è ancora lontano ma si può già guardare con grande curiosità alla trentunesima stagione griffata Teatro Manzoni.