SILENZIO, PARLA PRODI

SILENZIO, PARLA PRODI
Eurostar bloccato con 450 persone lasciate dodici ore al gelo senza soccorsi? Prodi: “C'erano in giro migliaia di treni… quello era uno”.
Tormentone sul decreto-sicurezza votato in modo dilettantesco su un testo sbagliato: si conferma, si cambia, si ritira? Alla fine si ritira. Evidentemente quello che una settimana fa era urgente adesso non lo è più. Altro pasticcio penoso: il ricorso contro la sentenza che ha annullato il licenziamento di Speciale per dilettanteschi errori e vizi di forma, si presenta o non si presenta? Alla fine Prodi decide (sembra) di non presentarlo nel timore (fondato) che anche il Consiglio di Stato gli dia torto. Però accusa Speciale: “le sue dimissioni sono irrituali”. Perbacco.
Il New York Times afferma che l'Italia è un paese arretrato e triste? Prodi: “Non è vero, io sono felice”.
L'Assemblea dell'Onu esprime un no (ma non è vincolante, e non è il primo) contro la pena di morte? Prodi: “E' un orgoglio per l'Italia”. Per fatalità è lo stesso giorno in cui arriva la tragica notizia di altri cinque operai morti sul lavoro. Una vergogna per l'Italia. Peccato che lui non l'abbia detto.

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