Renaud Auguste-Dormeuil, la mostra al MACRO Testaccio

Renaud Auguste-Dormeuil, la mostra al MACRO Testaccio

Elisabetta Giovagnoni e la sua Associazione Arteealtro porta al MACRO Testaccio la grande imperdibile opera dell’artista francese

Venerdì 13 ottobre Arteealtro arriva al MACRO Testaccio con la prima personale in un museo italiano di Renaud Auguste-Dormeuil. L’artista francese, classe 1968, già ospitato dalla galleria itinerante di Elisabetta Giovagnoni un paio di anni fa, torna con il suo dialogo e studio sull’arte e sul tempo.

La mostra aperta al pubblico fino al prossimo 26 novembre, curata da Raffaele Gavarro, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e coprodotta da Atleticom s.r.l., è l’occasione per conoscere l’opera di un artista che sfida la “qualità enigmatica del tempo”.

Ad aprire l’evento sarà infatti l’opera Spin.off, esposta a Roma in anteprima per poi partire alla volta della Francia. Cuore del lavoro una scritta Jusqu’ici tout va bien (Fin qui tutto va bene) realizzata in strisce di luci a led sospese sugli spazi del MACRO: un messaggio che ben rappresenta la contingenza e lo scorrere costante del tempo, punto nodale della poetica di Renaud Auguste-Dormeuil, in un universo in divenire che nessuno può fermare e che “parla di un presente che è immediatamente passato, e non dice nulla sul futuro”.

Altrettanto interessanti le dodici mappe celesti di The day before, una raccolta di cieli stellati nella  notte appena precedente un grande evento storico come Hiroshima il 5 agosto del ’45 o New York il 10 settembre 2001.

Imperdibile con il suo effetto suggestivo e quasi catartico When the paper, un tavolo con dei foglietti ed un secchio pieno d’acqua posto al centro di un cerchio dove ogni visitatore potrà intervenire, facendosi dunque parte integrante ed attiva dell’intera opera, scrivendo un messaggio legato ad un proprio dolore personale che verrà quindi gettato nell’acqua e così dissolto.

Poi ancora l’installazione Starship che racconta l’attesa della morte nelle bardature funerarie dei cavalli ed il video Quiet as the grave in cui, con un lavoro di postproduzione, l’artista interviene sul celebre film Vertigo (La donna che visse due volte) di Hitchcock da cui elimina i dialoghi e mantiene però intatti gli sguardi ansiosi ed ansiogeni dei protagonisti.

Da non perdere infine l’intervento allo stadio delle Terme di Caracalla il 19 ottobre collegato all’evento sportivo We run Rome. La performance I will keep a light burning, che l’artista realizzerà insieme agli atleti, si farà  forma e immagine del cielo capitolino.

 

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