Quando volano i fenicotteri

Ascesa e declino del movimento dei consumatori.

(18 dicembre 2012) di Carlo Pileri

Quando volano i fenicotteri

Quando volano i fenicotteri, E’ una storia che scorre veloce, rallentata dai tanti flash back di ricordi e riflessioni. E’ la storia di quindici anni di crescita e declino del movimento dei consumatori in Italia. L’approfondimento del periodo dell’Intesa dei Consumatori – la federazione tra Adoc, Codacons, Adusbef e Federconsumatori – che va dal 2002 al 2008 è interessante per i tanti retroscena inediti che vengono descritti, che permettono di capire il perché si arrivò a determinate scelte, come lo sciopero della spesa. La fine dell’Intesa dei Consumatori, per Pileri, coincide con l’inizio del declino del movimento dei consumatori italiano. Declino che potrebbe non essere irreversibile, trattandosi solo di un vuoto lasciato nello stagno di un’Italia – assuefatta dagli scandali politici e in crisi economica, politica e sociale – che attende il ritorno di un movimento dei consumatori radicale, che riporti il consumatore al centro del mercato e della scena politica. Testimonianze inedite sui perché della fine dell’Intesa sono quelle di Carlo Rienzi (Codacons) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) riportate alla fine del libro, in un capitoletto intitolato appunto la Fine. Stefano Masini (Coldiretti), anche lui intervistato dall’autore come testimone privilegiato di quella stagione, tira di fatto le conclusioni del libro quando dice “Se le associazioni dei consumatori avessero potuto conservare quella gestione unitaria dei problemi che avevate voi come Intesa, oggi ci troveremmo in una stagione politica in cui il drammatico vuoto tra cittadino ed istituzioni sarebbe diversamente colmato, e probabilmente la vicinanza coi problemi veri della gente che voi facevate emergere, avrebbe potuto aiutare la stessa politica a catalogare meglio le aspettative e a selezionare i problemi. Tentare di colmare la distanza con il Palazzo, abbreviando il percorso per entrare nelle stanze dei bottoni, ha impedito di proseguire con metodi diversi, verso quelle stanze dove si prendono le decisioni, alle quali l’Intesa dei consumatori si era avvicinata come mai nessuno aveva fatto prima.” Giorgio Benvenuto ha scritto la prefazione al libro e in un passaggio ne sintetizza la struttura portante: “E’ un accattivante racconto, una attenta riflessione delle svolte, dei successi, delle sconfitte, dei limiti, degli errori che hanno contraddistinto l’impegno nel mondo dei consumatori. Ricordi, memorie, aneddoti, tante curiosità, molti inediti. Tutti emblematici. C’è amarezza, ma non c’è mai rancore. Le occasioni sprecate, le battaglie perdute, i limiti del sistema politico italiano, le cadute di rappresentatività dei diversi soggetti sociali appaiono, scompaiono, ricompaiono nella lettura del libro. Dal groviglio delle questioni irrisolte si dipana il filo del racconto che vuole chiarire gli aspetti più intricati e controversi della storia recente dei consumatori. Non mancano le critiche amare e pungenti per i protagonisti delle forze sociali e delle forze politiche. L’accusa di fondo è quella del mancato impegno nella costruzione di una vera, forte, grande intesa tra le associazioni dei consumatori. Eccita nelle fasi di stanchezza, consola nelle ore di sconfitta. L’autore sa che per raccontare deve spiegare un mondo da far comprendere”. E Guglielmo Epifani scrive del libro in occasione della presentazione: “Con il titolo suggestivo Quando volano i fenicotteri. Ascesa e declino del movimento dei consumatori in Italia, il libro di Carlo ci fornisce una lettura insieme analitica ma anche emotivamente partecipata del movimento dei consumatori in Italia in anni cruciali. C’è un pezzo della vita di Pileri in questo racconto, oltre un decennio di impegno appassionato e intenso di un uomo al quale mi lega la comune esperienza di lunghi anni di militanza e attività sindacale. Ma non solo. Come lui ricorda nelle pagine del libro, la nostra amicizia personale risale a molto più indietro, agli anni in cui eravamo giovani militanti del Psi. Comuni idee e valori, grande intesa intellettuale: una traccia che resta nel tempo e che ci porta anche ad una visione molto vicina sul tema del movimento dei consumatori che nel 2000, anno in cui Carlo assume la presidenza dell’Adoc, comincia ad assumere un’importanza rilevante anche in Italia. E’ invitabile il segno personale, sottolineato dalla narrazione in prima persona, del lavoro di Carlo; ma questa dimensione del racconto non altera mai la capacità di rappresentare con rigore oggettivo i 12 anni di storia del movimento dei consumatori in Italia, da lui vissuti in prima persona come presidente dell’Adoc, le speranze mobilitate, i progetti e le prospettive costruite, senza tacerne gli insuccessi, gli errori, le battute d’arresto. Per limiti propri e altrui. E’ stato un movimento che in alcuni momenti è sembrato poter decollare in Italia come in altri paesi, dove più antica e radicata era l’esperienza del consumerismo, soprattutto superando divisioni e differenze. Il perchè questo processo non sia approdato alla costruzione di un unico grande movimento davvero influente anche a livello di istituzioni, per quanto l’obiettivo sia sembrato molto vicino per un lungo periodo, è oggetto di una parte significativa del lavoro di Pileri.” Il libro, come dice Epifani, è scritto dall’io narrante dell’autore al presente, come se si vivessero oggi quelle pagine di storia del movimento dei consumatori, e si apre ricordando il momento in cui nacque l’idea dell’Intesa dei Consumatori “Appoggiato alla balaustra, nel soppalco del ristorante “Bella Napoli”, sgranocchio un grissino e li osservo. Sappiamo tutti e quattro che quella sarà una giornata importante. Con Elio (Lannutti), Rosario (Trefiletti) e Carlo (Rienzi) non è la prima volta che ci ritroviamo attorno ad un tavolo a discutere su come dare forza al nascente movimento dei consumatori. Siamo consapevoli delle potenzialità e del bisogno che ci sono nel nostro Paese di un movimento organizzato, ma anche delle difficoltà che si incontrano per ottenere i necessari riconoscimenti e risultati significativi. Da pochi mesi l’Euro ha sostituito la Lira, e le conseguenti, disastrose, ricadute sugli italiani, ogni giorno che passa, sono sempre più evidenti… E’ Elio, dopo che il cameriere della Bella Napoli ci aveva servito l’antipastino a base di pesce, a urlare: “INTESA!”. Noi ci guardiamo increduli. Allora lui continua, come se avesse letto dentro la testa di ciascuno di noi quella perplessità. “Ma si, amici, INTESA DEI CONSUMATORI, dobbiamo stringere un patto ferreo tra di noi, e questo patto si deve chiamare: INTESA DEI CONSUMATORI.” Nasce intorno a quel tavolo alzando in aria i bicchieri, in una giornata di una tiepida primavera romana, il patto che per 5 anni avrebbe cambiato radicalmente il mondo dei consumatori italiani. E’ il 5 aprile del 2002.” Il libro ricostruisce – con innumerevoli flash back e ricordi personali – gli anni in cui l’Intesa ha portato i consumatori vicini alle stanze del potere, in un’Italia che stava cambiando velocemente. Dice Pileri: “Nel 1990, anno in cui viene introdotto in Italia il telefonino, solo lo 0,4% degli italiani ha il cellulare, ma nel 1997 la percentuale sale al 27,3%, e nel 2010 raggiunge il 90,6%. Il PC nel 1997 lo hanno il 14,7% degli italiani, nel 2010 la percentuale sale al 57,6% – scrive Pileri nel libro – il 1996 vede sbarcare internet in Italia. L’accesso a internet nel 1997 lo hanno il 2,3% degli italiani, nel 2010 la percentuale è del 52,4%. Internet cancella le distanze e modifica radicalmente il concetto che si aveva fino ad allora di comunicazione.” E quelli sono anche gli anni della grande immigrazione, dei guadagni facili in borsa e della vanificazione altrettanto rapida di quegli investimenti, sono gli anni del Nasdaq, della crisi argentina, della Lehman Brothers, di Cirio e Parmalat che si affacciano nelle pagine del libro e scompaiono sopraffatti dai tanti altri avvenimenti che sconvolgono la vita dei consumatori italiani. Il blackout del 2003, l’attacco all’America, la guerra dietro l’angolo, la politica incapace di guidare il Paese fino al Governo dei tecnici e ad una crisi del movimento consumerista, incompreso dai sindacati e dai partiti, nel momento in cui l’Italia ne avrebbe più bisogno. Le conclusioni sono una riflessione amara e preoccupata, sintetizzate in una postfazione al libro, su come il sistema italiano complessivamente non sia maturo. Le imprese non sono abituate alla concorrenza, hanno paura di confrontarsi nel mercato preferendo tenersi a bada senza innovarsi radicalmente, senza mai mettersi completamente in gioco. I Sindacati non vogliono cedere il ruolo egemonico di rappresentare gli interessi sociali, rischiando, per difendere rendite di posizione acquisite, di farsi mettere in un angolo da cui sarà sempre più difficile uscire. I Partiti, infine, hanno sempre avuto paura di cedere spazi di rappresentanza a nuovi soggetti sociali, che sono tollerati solo fino a quando sono funzionali alle strategie dei partiti stessi, ma sono da emarginare nel momento in cui acquisiscono una loro capacità di rappresentanza autonoma. Le Associazioni dei consumatori sono divise ed incapaci di esprimere una linea forte ed unitaria che sappia imporsi sulla scena istituzionale. Con queste premesse, i limiti alla nascita di una nuova Italia moderna, affacciata sul Mondo e anzi inserita nel Mondo da protagonista, provocano le tante distorsioni e anomalie che gli italiani in gran parte non sopportano più. Leggere le pagine di “Quando volano i fenicotteri” significa ripercorrere la storia dell’Italia recente, capire il perché è montata la disaffezione dalla politica e la diffidenza verso lo Stato, capire anche come sia difficile riuscire a cambiare le carte sulla tavola di un Paese che è critico con se stesso ma incapace di affrontare fino in fondo i problemi, preferendo aspettare che il brutto tempo passi, che tutto si risolva, che venga l’arcobaleno, da solo, dopo la tempesta e intanto si guarda speranzosi verso il cielo in attesa che diventi rosa, colorato magari dal ritorno dei fenicotteri.

di Carlo Pileri

Nota dell’autore. L’eBook “Quando volano i fenicotteri” è reperibile sui iBookstore per iPad, iPhone, iPod touch , si può trovare o per  titolo del libro o per autore. Nel Kindle Store è disponibile  e si può leggere il libro anche su dispositivi e app Kindle, in tutti gli store Amazon. Alla pagina:  http://www.pensieriparole.it/ebook c’è la lista di tutti gli eBook dell’editore PensieriParole

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