POST IT PER IL DG DI BANKITALIA FABRIZIO SACCOMANNI, IN CRISI DI IDENTITA’

POST IT PER IL IL DG DI BANKITALIA FABRIZIO SACCOMANNI, IN CRISI DI IDENTITA'
(28.11.08) Illustre Direttore, come riportato ieri da Repubblica Lei in un convegno ha accusato le Banche centrali di essere state attente all'inflazione “trascurando i rischi di instabilità finanziaria”. Ma Bankitalia, di cui è direttore, non è una Banca centrale? Un'accusa, quindi, verso sé stesso? E se invece intendeva riferirsi alla Bce (in realtà, attualmente, l'unica vera Banca centrale rimasta) perché non avere il coraggio di chiamarla per nome? Ma in ogni caso, non fa parte la stessa Bankitalia da Lei diretta del board della Bce, e in tale veste non avrebbe potuto spingerla a una maggiore attenzione alla “crescita travolgente dei prezzi delle attività finanziarie”? E infine: quando Lei critica “lo spaventoso analfabetismo finanziario” di chi crede non vi sia relazione tra alto rendimento e alto rischio, come mai dimentica di dire che questo analfabetismo è stato incoraggiato e coltivato proprio dalle banche, che fino all'ultimo hanno lucrato sugli sprovveduti risparmiatori riempiendoli l'altro ieri di bond argentini e azioni della Cirio e della Parmalat, ieri di obbligazioni e azioni della Lehman Brothers; banche che proprio l'Istituto da Lei diretto avrebbe dovuto controllare? In definitiva: Lei si sente di essere effettivamente il Direttore della nostra Banca centrale o uno che viene dalla Svizzera?

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