“La città dell’acqua”. I sotterranei di Fontana di Trevi

“La città dell’acqua”. I sotterranei di Fontana di Trevi

La fontana di Trevi, nota in tutto il mondo, meta quotidiana di un incessante pellegrinaggio di turisti, rivela a chi compie pochi passi dalla piazza di Trevi un’area archeologica che ancora in molti non conoscono. Eppure la sua scoperta non è così recente; nel 1999, infatti, durante i lavori per la realizzazione della sala cinematografica TREVI cominciò una proficua campagna di scavo, condotta dalla Soprintendenza Archeologica di Roma con la disponibilità offerta dal Gruppo Cremonini, proprietaria dell’immobile e committente dei lavori. Che cosa è venuto alla luce? Un’area incredibile: 350 mq di estensione per nove metri di profondità. Gli scavi hanno portato alla luce un caseggiato articolato in due edifici indipendenti l’uno dall’altro. Si tratta di un’insula, una struttura dedicata alla residenza intensiva, non tanto distante, potremmo dire, dalla nostra moderna idea di condominio. Fu costruita in età imperiale, durante il governo di Nerone (I d.C.) per essere trasformata, nel IV secolo, in una lussuosa domus.

Cos’è, invece, una domus?
E’ una lussuosa residenza signorile, dotata di ogni confort e destinata alle classi più abbienti della città.  Tutta l’area archeologica è nota come “ La città dell’acqua”, perchè? Chi è già stato a visitare questo sito si sarà accorto che l’acqua è indubbiamente l’elemento caratterizzante, poichè sgorga dal sottosuolo filtrando tra le antiche mura.  A partire dal 123 d.C., infatti, una parte del caseggiato venne trasformata in un grande serbatoio idrico, pertinente all’Acquedotto Vergine. E qui viene spontaneo tirar fuori un’altra curiosità: l’acquedotto Vergine è l’unico acquedotto dell’antica Roma ancora funzionante, usato tuttora per alimentare non solo la fontana di Trevi ma anche la maggiorparte delle fontane del centro di Roma. Fu costruito in età augustea, proprio all’inizio della fase imperiale. Lo scavo di quest’area ha portato alla luce una serie di materiali che sono stati esposti nel bellissimo Antiquarium e che permettono al visitatore di comprendere meglio il contesto e i cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli. Una visita guidata della “Città dell’Acqua” è prevista per domenica 10 gennaio alle 17.45, con l’Associazione Culturale Septimontium di Roma, volta a far conoscere un altro tassello della storia della nostra città.

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