Il trionfo di forme e colori nell’opera di Botero
Fernando Botero, Picnic - 2004 - Olio su tela 113x165 cm

Il trionfo di forme e colori nell’opera di Botero

Stile artistico unico nella sua magia, riconoscibile universalmente e sempre coerente in oltre 50 anni di carriera. Il Complesso del Vittoriano di Roma, dal 5 maggio al 27 agosto, ospita la prima grande retrospettiva dedicata al maestro d’origine colombiana. L’immagine che traduce il sogno, la fantasia prende corpo.

 

Fernando Botero - Donna seduta (1997) - Olio su tela 134x92 cm

Fernando Botero – Donna seduta (1997) – Olio su tela 134×92 cm

 

Sinuosità e abbondanza boteriane. Tale è l’importanza e la peculiarità di una dimensione creativa, di una vita dedicata ai profili e ai contorni, oltreché ai colori e alle emozioni legate alla meraviglia dell’arte, da generare vocaboli, neologismi ad hoc. Il pittore e scultore colombiano Fernando Botero non avrebbe potuto condividere meglio la gioia per il proprio ottantacinquesimo compleanno. L’artista infatti ha presenziato all’anteprima stampa per l’inaugurazione della mostra a lui dedicata presso l’Ala Brasini del Vittoriano, nella Capitale.

L’esposizione percorre tutta la vita artistica del maestro attraverso 50 capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo. Una carriera iniziata nel 1958. Il visitatore viene accolto, ancor prima di varcare la soglia d’ingresso del maestoso edificio monumentale, dalla gigantesca scultura in bronzo Cavallo con briglierealizzata nel 1999. Un manifesto e una sintesi dello stile di Botero. Forme, plasticità e spazio come simbolo di inconfondibilità. “Avere una cifra stilistica propria è una caratteristica rara”, dice del maestro Rudy Chiappini, curatore della mostra. “L’esposizione non vuole avere un criterio cronologico ma tematico”, prosegue “con 7 sezioni che mostrano lo sviluppo del lavoro dell’artista”.

Dagli omaggi agli antichi autori alle sculture che, pur prive di uno tra gli elementi principali del pensiero di Botero, il colore, possiedono tutta la forza delle forme e dello spazio. Dalle nature morte, che uniscono realismo e impronta personale fino al tema religioso, analizzato con intensità e ironia. E la politica, in cui emerge tutta la passione di Botero per la propria terra, sentimento che traspare anche nelle tele raffiguranti la vita quotidiana nell’America latina. Senza dimenticare i celebri nudi, sensuali e avvolgenti nella loro naturalezza priva di malizia, e il circo, “un soggetto bellissimo e senza tempo”, come lo stesso maestro ha dichiarato più volte.

Ogni tela in ogni sezione ha tuttavia un legame con tutte le altre. Non manca mai la visione poetica dell’immagine, surreale e favolistica. Un’impronta ben definita che va oltre i caratteristici lineamenti boteriani e parla di tinte la cui brillantezza profuma di sud America e di un’espressività enigmatica che non lascia spazio al giudizio, perché solo chi guarda può esprimere il proprio punto di vista seguendo le emozioni.

 

Fernando Botero, Natura morta con strumenti musicali - 2004 - Olio su tela 103x131 cm

Fernando Botero, Natura morta con strumenti musicali – 2004 – Olio su tela- 103×131 cm

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura