Il buon medico non obietta

(7 giugno 2012)   Si è tenuto a Roma, alla Festa di Sinistra Ecologia Libertà delle Terme di Caracalla, l’incontro sul tema “Il buon medico non obietta” indetto dalla Consulta laica romana e dall’UAAR. Al dibattito, aperto da Gabriella Magnano della Consulta romana e coordinato da Cinzia Sciuto di Micromega, sono intervenuti Raffaele Carcano, Segretario nazionale UAAR; Mario Di Carlo, Coordinatore della Consulta romana; Chiara Lalli, autrice del libro “C’è chi dice no”; Anna Pompili, dell’associazione LAIGA e Andrea Moscatello, ginecologo. Nell’occasione il sottoscritto, intervenuto a nome di LiberaUscita, nel condividere tutte le ragioni che hanno indottola Consultadi bioetica a indire la campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza, ha ribadito la tesi – più volte espressa – che il principio costituzionale della laicità dello Stato, dalla cui mancata applicazione pratica discendono le attuali difficoltà verso l’affermazione del diritto alla autodeterminazione della persona non soltanto per quanto concerne l’inizio della vita (aborto e fecondazione eterologa) ma anche il corso  della vita (unioni civili) e la fine di essa (testamento biologico, commiato civile), deve essere sostenuto da un grande Comitato Laico Nazionale, formato dalle persone più stimate e conosciute a livello nazionale e internazionale, in grado di rappresentare i milioni di italiani laici, credenti e non credenti, e le loro innumerevoli associazioni, in modo da controbilanciare l’attuale enorme potere mediatico della Chiesa cattolica romana e di influire sul risultato delle prossime elezioni elettorale basate sul sistema maggioritario. Non si tratta di costituire un nuovo partito, ma di dimostrare a quelli esistenti – e che esisteranno – che i laici voteranno per coloro che sosterranno le loro ragioni.                               Giampietro Sestini                                                                                                     (Segretario nazionale LiberaUscita)

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