Guida all’ascolto: Andrea Chénier

Guida all’ascolto: Andrea Chénier

di Marica Mancini

Per il nostro appuntamento con la guida all’ascolto, ci occupiamo oggi di Andrea Chénier, una delle opere più belle della tradizione italiana rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano nel 1896 e che sarà in scena al Teatro dell’Opera dal 21 aprile al 2 maggio prossimo.

 

Il rullo dei tamburi annuncia l’arrivo della carretta. È la morte! Ella vien col sole! Ella vien col mattino! […] Ne viene a noi dal cielo, entro un vel di rose e viole! Amor! Amor! Infinito! […] Viva la morte insieme!

 

umberto-giordano

Umberto Giordano

Umberto Giordano, compositore dai pugliesi natali, fotografa la realtà della prima rivoluzione francese in un dramma storico in quattro quadri abbracciando quella corrente verista in cui vige il principio dell’impersonalità e la poetica del vero.

Il librettista Luigi Illica ambienta il dramma durante un periodo di sconvolgimenti che portarono il giovanissimo protagonista André Marie Chénier alla morte. Ereditata dal padre la vocazione politico-patriottica, il poeta francese approvò i princìpi prefissati dalla Societé de 1789 di cui fecero parte notevoli scrittori. Più che l’essere un club parigino di intellettuali, essa divenne un’accademia politica per pochi studiosi dell’economia sociale devota al re e alla Costituzione. Le fratture ad effetto cracklé all’interno della Societé portarono alla formazione di club-fazioni di destra e di sinistra.

Con le tasche sempre vuote ma con la penna sempre pronta a sferrare attacchi pungenti, André denunciava sul Journal i «cento oratori carnefici» del popolo francese e individuava i membri meno probi del Club dei Giacobini. I botta e risposta tra Chénier e l’ala più estrema giacobina furono ovviamente cartacei, fino a quando si passò ai fatti con l’accusa di crimini contro lo Stato. Il grande periodo del Terrore terminava con il colpo di stato del 27 luglio 1794 e, solo due giorni prima, il trentunenne Andé Chénier veniva ghigliottinato.

Nell’opera i riferimenti storici non sono pochi. Spicca tra gli altri il rivoluzionario Jean-Lambert Tallien sotto l’arsenal di Carlo Gérard, fervido sostenitore della Rivoluzione francese ed attivista nelle agitazioni di piazza di Parigi.

Andre Marie Chénier

Andre Marie Chénier

Il rosso del sangue e degli infiammati diverbi politici ben si mescola all’azzurro sofà al centro dell’elegante festa nel Castello di Coigny, destinato alla rovinosa povertà. La bramosia di un giovane servitore di possedere la sua padrona «capricciosa e un po’ romantichetta» rivela un amore impossibile che sfocerà nel duello fra i due pretendenti: Gérard e Chénier. La sentimentale contesa ben presto si tramuta in rivendicazione politica con la denuncia da parte di Gérard e la conseguente condanna di Chénier. 

La Sezione Prima del Tribunale Rivoluzionario non ha pietà e lo conduce al giudizio del «drappo tricolore, steso su due picche, portante scritto: CITTADINI! LA PATRIA È IN PERICOLO!».

La storiografia lascia il posto alla tragedia amorosa quando la «possente anima» di Maddalena «sfida il terrore». All’alba della ghigliottina, «che passa ad ognun la testa e la coscienza», ella si sostituisce ad una prigioniera ed ottiene di essere giustiziata assieme all’uomo che ama.

 

 

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