NON VOLEVAMO PARLARE PIU’ DI QUESTO PAPA MA…

(20.3.09) Francamente ci è passata la voglia di parlare di questo Papa che non ne indovina una, passando da una gaffe all'altra come un elefante in una cristalleria quasi fosse un qualunque Berlusconi. Esordisce attaccando Maometto e procurandosi l'ostilità di tutto il mondo islamico dopodiché si scusa dicendo che è stato frainteso, riabilita il vescovo negazionista procurandosi l'ostilità di tutto il mondo e si scusa spiegando che lui non ne sapeva nulla, attaccato violentemente dai vescovi tedeschi scrive una lettera in cui dice di essere un incompreso e si lamenta di essere lasciato solo ma poi andando in Africa in uno scatto di orgoglio racconta che non è vero che sia solo e una volta lì non trova di meglio che spiegare agli africani bersagliati dall'Aids che per evitare la malattia devono restare casti e per carità non usino i preservativi. Non perché la Chiesa non vuole, no, ma perché “aumentano i problemi”. Uomo di grande onestà intellettuale, non c'è che dire.
La storia di domani dirà se questa pervicace ostinazione a vietare un indispensabile mezzo di protezione in un mondo in cui centinaia di migliaia di bambini nascono infetti da Aids non si risolva in un genocidio perpetrato in nome di Dio – sia pure involontariamente. Ma sappiamo già che in nome di Dio si può far morire, eccome. Così come in nome di Dio si scomunicano i medici che salvano la vita di una bambina violentata da un disumano patrigno ma non si scomunica il patrigno, non si scomunicano gli assassini della mafia e della 'ndrangheta e neppure i pedofili di cui la Chiesa è piena: ce n'è uno a Roma sotto processo anche in questi giorni, chissà se usa il preservativo almeno lui.
Ma lasciamo stare, fermiamoci al commento del Sunday Times che ha parlato di un pontefice “che sta guidando la Chiesa e i suoi 1,2 miliardi di fedeli come un monarca, separato dal mondo esterno, aiutato solo da consiglieri fidati ma inetti”. O a quello di Francia, Germania e Unione europea che nell'imbarazzato silenzio degli zuavi pontifici di cui sono pieni il governo e la casta politica italiana hanno giudicato la sua dissennata condanna dei preservativi pericolosa per l'Africa e per il mondo.
Per parte nostra osserviamo solo che lo Spirito Santo, che come tutti sappiamo sovrintende dall'alto all'elezione dei Pontefici e ispira nella scelta i cardinali, nell'ultimo Conclave doveva essersi un momentino distratto.
 

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