FORTUNATO STORY, INCARICHI E COMPENSI

Per vie traverse Contrappunti è venuta a sapere
che il Consigliere Vincenzo Fortunato, già Capo di gabinetto del
ministro Tremonti nel governo dei ventidue condoni e ora Capo di
gabinetto del ministro Di Pietro nel governo delle grandi
infrastrutture, è
seccatissimo con i giornali. Sia il Corriere della Sera che La Stampa,
parlando di lui nei giorni scorsi, si sono infatti limitati a ricordare
due suoi incarichi (capo di gabinetto e rettore della Scuola Superiore
dell’Economia e Finanze)
omettendo sbadatamente tutti gli altri. Poiché sappiamo che per un
eccesso di modestia il Versatile è solito evitare di mettersi in mostra
pensiamo di fargli cosa gradita ristabilendo la verità dei fatti
La nostra rivista precisa dunque ufficialmente che il Consigliere
Fortunato, grazie
alla benevola protezione del Genio della Finanza Creativa, è stato
nominato (o per meglio dire “si è” nominato), oltre che Rettore della
Scuola Superiore, anche Membro del Comitato di Cordinamento del Secit. Ma non basta.


L’Infaticabile
è stato nominato (o per
meglio dire "si è" nominato) anche Presidente della Commissione per le
contestazioni sulla Convenzione tra Ministero dell’economia e Agenzia
delle entrate e – probabilmente – anche presidente delle altre tre
Commissioni Dogane, Territorio e Demanio. In quanto noto
esperto di filatelica, è stato chiamato a far parte della commissione
per lo studio e
l’elaborazione delle carte valori postali presso il Ministero delle
Comunicazioni. Ci sarebbe poi, ciliegina sulla torta, l’incarico di
Membro del Consiglio di presidenza della magistratura amministrativa. E
probabilmente l’elenco è ancora incompleto, qualche cosa potrebbe
essere sfuggita ai nostri pur zelanti informatori. Da ultimo, a
conferma della sua grande versatilità, è stato membro del Comitato
d’onore degli ultimi Internazionali di tennis (ca va sans dire,
biglietti gratis a
volontà).

Nel frattempo molti sono curiosi di vedere in quali incarichi l’Ubiquo, in quanto noto esperto di grandi
opere,
verrà nominato per poter assistere degnamente il
Ministro Di Pietro nell’ammodernamento delle infrastrutture. Si possono
immaginare cose tipo Grande Supervisore degli Acquisti di Cemento per
il Ponte sullo Stretto, Coordinatore della Commissione per la Revisione
degli Scambi Ferroviari, Consulente speciale per l’Alta Velocità sul
Raccordo Anulare, Presidente della Commissione per la Rimozione
dell’Amianto nelle Valli della Sila, Capo della Task Force per
l’Eliminazione delle Buche a Roma (opera quest’ultima sicuramente
faraonica e degna di lui). Ma non mettiamo limiti a quello che sarà in
grado di realizzare la fantasia creatrice dell’Immaginifico. Il quale,
sempre stando ai nostri informatori segreti, sarebbe anche seccato per
la mancata pubblicazione dei suoi compensi.

In vena di trasparenza, i
giornali hanno infatti dato notizia nei giorni scorsi delle
retribuzioni dei Presidenti del Consiglio di diversi Stati Europei: su
base mensile Prodi guadagnerebbe 18.550 euro, superato da De Villepin
(20.050), Bertie Ahern (20.558), Angela Merkel (21.262). Ma nulla hanno
detto sui compensi dell’Onnipresente, che dovrebbe guadagnare,
stando ai si dice, molto più del doppio della Merkel.  Più che
giusto, del resto: vogliamo
mettere i modesti fastidi del governo della Germania con i pesanti
impegni del sottogoverno dell’Italia? Naturalmente può darsi che i
nostri informatori sbaglino e che il Versatile guadagni molto meno (o
magari molto di più) di quello che si dice. Già una volta la nostra
rivista gli ha chiesto, per mettere fine a queste incertezze, di
comunicare la
verità sulle sue retribuzioni. Conoscendo la sua sensibilità siamo
certi che provvederà spontaneamente, prima che glielo richieda qualche
curiosa interrogazione
parlamentare.

 

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